mercoledì 22 agosto 2012

Farfalle (Biscotti di farina di riso)




Farfalle di riso; biscotti di farina di riso senza glutine



Sabato prossimo tornano dalla Sardegna i nipoti e siccome sono sulla strada tra Genova e Brescia si fermano a fare colazione da me, ho cercato una ricetta di biscotti che mi pemettesse di usare della farina di riso che ho in casa da tempo, ho quindi riesumato dall’archivio di CI questi biscotti della’amica Tiziana, la ricetta originale prevedeva poi di decorarli con la crema di nocciola ( nutella?) e nocciola, io mi fermo alla base.


INGREDIENTI
300 g di farina di riso, 60 g di fecola, 30 g di cacao, 150 g di zucchero a velo, 150 g di burro
2 uova,



PROCEDIMENTO:

portare il burro a temperatura ambiente e montarlo con lo zucchero nella planetaria, nel frattempo mescolare le farine con il cacao e setacciarle.

Aggiungere le uova al burro montanto con lo zucchero, omogeneizzare, versare  le farine e con il cacao e impastare.

Impastati tutti gli ingredienti, formare quattro panetto, avvolgerli  nella pellicola e porli in frigorifero per due ore.

Quando l’impasto è bello sodo, stendere un panetto per volta fra due fogli di carta forno, di uno spessore di circa  5 mm. Con il tagliapasta a forma di farfalla incidere i biscotti e con l’aiuto di una spatola trasferirli su una teglia rivestita di carta forno.

Re-impastare gli avanzi i e ripetete l'operazione.

infornate a 160° per 12/15 minuti. Quando saranno cotti sfornateli e lasciateli raffreddare.


Caponata ( senza friggere)



Pochi piatti sanno di estate come la Caponata, questa l’ho fatta per una cena con gli amici agronomi, e le moglie hanno apprezzato, la ricetta è tradizionale, ma non ho fritto le melanzane, per vari motivi, primo perché non sono brava a friggere, secondo perché sono sempre a dieta, é comoda, si prepare il giorno prima e se dosato bene aceto e zucchero piace anche agli scettici dell'agrodolce, La ricetta, come sempre della rivista la Cucina Italiana, questa volta del mese di agosto 2012, e come sempre modificata da me

Ingredienti per 8 persone
Melanzane 1,5 kg, pomodori maturi 500 gr, cipolla 1, aceto 60 gr, sedano 1 cuore 40 gr, uva passa 40 gr, pinoli 40 gr, olive verdi 20 gr, capperi sotto sale, basilico, zucchero un cucchaio, olio extravergine di oliva, sale
Tagliare a cubetti le melanzane metterle a spurgare in acqua ben salata per circa mezz’ora. Quindi sciacquarle strizzarle con la centrifuga da insalata.
Su una teglia foderata di carta forno distribuire i dadini in modo che non si sovrappongano e spruzzare un poco di olio, infornare a 180 gradi per circa venti minuti, devono diventare morbide
 Lavare i pomodori, tagliarli a pezzetti, tritare la cipolla, rosolarla con un cucchiaio di olio, unire i pomodori con qualche foglia di basilico, salarli, coprire con coperchio e far cuocere fino a che non si disfano.
Ammollare l’uvetta nell’acqua
Snocciolare le olive e tagliarla a fettine, pulire il cuore del sedano e tagliarlo a fettine,

Sciacquare i capperi sotto l’acqua corrente  per eliminare il sale, in una padella ampia tipo Wo-k, far appassire il sedano i capperi e le olive on un cucchiaio di olio per 2 o 3 minuti,  poi aggiungere i pomodori disfatti e le melanzane, fare insaporire per 2 minuti, unire pinoli e uvetta
In un bicchiere sciogliere lo zucchero nell’aceto versare sulla caponata e lasciarla cuocere ancora 3 minuti.
Servirla fredda a temperatura ambiente

“Quasi Amaretti” morbidi alle mandorle con lo zucchero di canna


“Quasi Amaretti” morbidi alle mandorle con lo zucchero di canna


La ricetta è tratta dalla rivista cucina naturale, che li propone con lo zucchero biano, personalmente ho provato a farli con lo zucchero di canna, quello chiaro si chiama Picaflor, preso dal commercio equo solidale, per essere veri amaretti dovrebbero anche avere le armelline, ma mi sono dimenticata di averle ( le avevo via talmente nascoste…J )


INGREDIENTI PER 40 AMARETTI

300 g di mandorle o 280 gr di farina di mandorle,  200 g di zucchero di canna tipo picaflor, 4 albumi, un pizzico di sale


PROCEDIMENTO

Se si parte della mandorle sbollentare le mandorle in acqua per un minuto; pelarle e passatele qualche minuto in forno caldo a 120 °C per asciugarle. Quindi frullatele nel mixer con 50 g di zucchero, in alternativa setacciare la farina di mandorle con 50 gr di zucchero.

Montare a neve ferma 4 albumi con il pizzico di sale, quando sono quasi montati aggiungere lo zucchero e continuare a montare. Incorporate piano le mandorle in polvere, amalgamando bene con un cucchaio.

Distribuire l'impasto in mucchietti ben distanziati, della dimensione di una noce, su una placca da forno ricoperta di carta da forno.

Cuocere in forno caldo a 150 °C per circa 20 minuti. Sono pronti quando raggiungono un bel colore dorato: non devono però scurirsi troppo.


Staccare gli amaretti dalla placca solo quando diventano freddi.




mercoledì 1 agosto 2012

Tabulleh semplificato




Tabbuleh semplificato

La ricetta corretta la trovate cliccando qui,
ma quando la fretta è tanta, e la materia prima è buona, faccio un Tabulleh semplificato, molto semplificato, la meraviglia è la menta marocchina comprata a cascina Saviola che sto coltivando sul balcone, fra l’altro è velocissima
Dosi per 4 persone:
couscous precotto 350 gr, acqua bollente salata 500 gr. un enorme mazzo di menta fresca marocchina, 12 pomodorini, olio, succo di un limone, sale e pepe

Procedimento:
Mescolare il cous cous con olio di oliva, versare l’acqua bollente sul couscous, coprire e lasciare gonfiare, quando è freddo sgranare bene con una forchetta e con l’olio.
Tritare la menta, mescolare al cous cous, tagliare i pomodorini a pezzetti e mescolarli al cous cous, aggiungere limone e mangiare,

Insalata di pollo con peperoni




INSALATA DI POLLO CON PEPERONI


Il tutto comincia dalla carne: non basta un pollo qualunque per fare un insalata di pollo, oramai mi sono totalmente innamorata del pollo di cascina cascinetta a Volpedo e quindi non cambio più : biologico allevato a terra, con la carne saporita e non stopposa. Perfetto

INGREDIENTI per 4 persone

Un pollo ( pesa circa un kilo e mezzo più o meno) 1 peperone giallo - 2 cetrioli - rucola - cipollotto – due limoni - prezzemolo - basilico - rosmarino - aglio - senape - olio extravergine - sale - pepe

Preparazione

Sciacquare il pollo sotto acqua corrente, salarlo e inserire un limone tagliato a pezzi, del rosmarino, farlo cuocere in forno per circa 40 minuti ( la sonda al cuore deve raggiungere circa 65 gradi, ma dov’è il cuore? Io provo nella coscia e nel petto)

Nel frattempo tagliare a tocchetti i cetrioli e farli spurgare in un cola pasta, insaporirli con aceto e strizzateli, tagliare a pezzetti i peperoni e buttarli in acqua bollente salata qualche minuto, raffredare in acqua e ghiaccio.

Far raffreddare il pollo, spellarlo spolparlo con le dita riducendolo a pezzetti. Condirlo con succo di limone, sale, pepe, senape, prezzemolo, basilico e mezzo cipollotto tritati, aggiungete un ciuffetto di rucola tagliuzzata, i cetrioli e i peperoni .

La ricetta originale prevedeva di servirli nei peperoni cotti in forno e tagliati a metà

Mini aspic ai frutti di bosco





MINI ASPIC DI FRUTTI DI BOSCO AL VINO BIANCO
Dosi per 12 bicchierini :

Lamponi 2 cestini, More 2 cestini, Mirtilli 2 cestini, Ribes 1 cestino ,acqua 3 dl, Zucchero 100 gr, Limone (succo) 1, Vino bianco o spumante o prosecco 2 dl, Colla di pesce 12 gr

Procedimento:

Ammollare i fogli di colla di pesce in acqua fredda, portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero ed il succo di limone, aggiungere allo sciroppo i fogli di colla di pesce ben strizzati e farli sciogliere, togliere dal fuoco e filtrare, lasciar intiepidire e unire il vino prescelto.

Pulire, lavare e asciugare i frutti, confezionare i bicchieri procedendo nel modo seguente: deporre mirtilli, poi i lamponi, quindi le more, versare lo sciroppo, decorare con il ribes.

Far solidificare completamente in frigorifero.

Insalata di orzo e fagiolini



Ci vogliono le amiche per ricominciare a scrivere sul blog; le amiche che chiedono ma perché non scrivi più? E poi servono gli amici da invitare a cena, ovviamente, per sbizzarsi un po’ e provare nuove ricette, questa è una nuova ricetta, fonte Cucina italiana: non è male, come al solito la mia versione non aveva la ricotta per i soliti motivi legati ai gusti alimentari di Roberto e neanche l’uvetta perché me la sono dimenticata negli acquisti.


INSALATA ORZO E FAGIOLINI

INGREDIENTI per 4 persone

zucchine g 230 - fagiolini freschi g 220 - orzo perlato g 200 - ricotta infornata g 120 - uvetta bionda g 70 - mandorle a lamelle g 30 - un mazzo di ruchetta - brodo vegetale - olio extravergine - sale - pepe in grani

Preparazione

Ammollare l’orzo per circa un ora, cambiando l’acqua, lessarlo in acqua salata per circa 40/ 45 minuti, scolarlo al dente e ungerlo con un filo di olio , nel frattempo rosolare le zucchine, a pezzetti, in un velo di olio per 3 minuti , lessare i fagiolini in acqua bollente salata per pochi minuti ( al dente) e raffreddarli in acqua e ghiaccio, in questo modo restano belli verdi brillanti. Tagliarli a pezzetti o a metà per il lungo.

Far rinvenire l’'uvetta, in acqua tiepida, mescolare zucchine, fagiolini e uvetta e lasciare insaporire le verdure per 2 minuti, eventualmente aggiungere un po’ di brodo vegetale.

Aggiungete infine l'orzo, bagnandolo con un po' di brodo. Fuori del fuoco unite la ruchetta, la ricotta tagliata a dadini, le mandorle, tostate in padella e una macinata di pepe

Creme brûlée



Sempre un grande successo, e poi è molto divertente trovarsi in cucina a bruciare lo zucchero con il bruciatore insieme agli ospiti. La ricetta é di Alda, provata più volte  é super garantita


CREME BRÛLÉE  ( ricetta di Alda Muratore)
dose per 6 persone: latte g 200 - panna fresca g 200 - zucchero semolato g 100 - un uovo e 5 tuorli - un bacello di vaniglia- 6 cucchiai di zucchero bruno fine da cospargere sulla crema fredda prima di bruciarlo.
Scaldare il latte con la panna con il bacello di vaniglia tagliato per il lungo per far uscire i semini, lasciar raffreddare.
Montare le uova con lo zucchero fino a che il composto è chiaro,  aggiungere il latte raffreddato e  versarlo sulle uova. 
Passare attraverso un colino il composto e mettere in formine individuali, non deve superare le due dita di altezza.
Cuocere in forno a bagnomaria circa 170 gradi per circa 30 minuti, il tempo è indicativo occorre tenere sott’occhio la crema.
Quando la crema è rppresa mettere in frigorifero qualche ora, prima di servire si cosparge di zucchero scuro ( cassonade) e si brucia con il cannello all’ultimo momento.

Lonza (arista) alla lavanda





Famosa ricetta sul forum di Cucinait, é  tratta dal libro Giovanni Righi Parenti – La cucina toscana – ma  divulgata da Stefano Spilli, amico di Cucinait, ovviamente ho apportato qualche modifica, ma sono fatta così non riesco a copiare le ricette pari pari e siccome mi sto intrippando con la cottura della carne a bassa temperatura, l'ho cotta a bassa temperatura.
 
Ottima di inverno con le patate al forno ma la preferisco servita fredda, tagliata con l'affettatrice d’estate con la peperonata
LONZA (ARISTA) ALLA LAVANDA DI STEFANO
1,5 kg arista o lonza, 2 g timo secco, 2 g basilico secco, 2 g semi di finocchio, 2 g fiori di lavanda secchi, 2 g santoreggia secca , sale, pepe.
Togliere il grasso dalla carne, il più possibile, salare e pepare la carne e rotolarla molto bene nelle erbe aromatiche mischiate, facendole attaccare come una crosta. Non ungere assolutamente la carne!
Porre l'arista in una teglia piccola a misura con coperchio con 4 cucchiai di olio di oliva e mettere in forno a 120- °C per circa due ore e mezza/ tre: provare la cottura con la sonda, quando la temperatura al cuore i 60 gradi la carne è pronta, resta più rosa della carne cotta normalmente, ma anche più tenera e più morbida, é im portante togliere il grasso, perché questo necessita di temperature più alte per sciogliersi , e resterebbe duro e amaro.
La cottura a bassa temperatura permette di mantenere la carne più ricca di liquidi perché le proteine della carne coagulano senza “stringersi” e riescono a trattenere meglio i succhi.

Se però non non avete le tre ore circa di tempo, seguite la ricetta di Stefano che dice di passare in forno a 180-190 °C per circa un'ora girandola 2 o 3 volte, in modo che cuocia da ogni lato.
PS:  in Toscana l'arrosto si serve asciutto; quindi niente “Tocio” :  io da bambina adoravo la polenta con il tocio me lo dava sempre mia nonna Tilde....c’è anche la canzone se i mare fosse de tocio e i monti de polenta ohi mamma che tociate …

domenica 19 febbraio 2012

Torta pere , cioccolato ed amaretti per Cinzia


Torta di amaretti, pere e cioccolato

Ingredienti per tortiera di 26 cm

per la pasta frolla: farina 200 gr, farina di mandorle 50 gr,  zucchero 100 gr, burro 150 gr, tuorli 2, scorza di limone

per il ripieno: pere 800 gr,  Zucchero di canna 100 gr, Panna fresca pastorizzata 200 gr, zucchero 6’0 gr, Amaretti 80 gr, uova 2, brandy ½ bicchiere

per glassa Cioccolato fondente 200 gr, panna 150 gr, burro 50 gr



È come una quiche: involucro di pasta, ripieno di pere e royale e poi, a freddo si ricopre con la glassa  al cioccolato

PROCEDIMENTO


1.      preparare la pasta frolla:mettere nell’impastatrice il burro con lo zucchero, quando sono amalgamati aggiungere la scorza di limone e i tuorli, quindi le farine setacciate insieme  e e tenere in frigorifero almeno un’ora

2.    pelare le pere e saltarle in padella con lo zucchero di canna, sfumare con il brandy  e lasciare raffreddare.

3.    preparare royale: mescolare 60 gr di zucchero e 2 uova intere, diluire con 200 gr di panna fresca

4.    imburrare e infarinare la teglia

5.    foderare le tortiere con la pasta frolla, splamarvi sul fondo  gli amaretti sbriciolati, riempire la tortiera con le pere e coprire con la royale

6.    cuocere in forno a 180° per 45 50 minuti, si vede che è cotta perché smuovendo leggermente la tortiera la royale si è rassodata

7.    far raffredare

8.    preparare la crema al cioccolato fatta con 200 gr di panna calda e cioccolato fondente tagliato a pezzi: scaldare al Mo e mescolare bene in modo che il cioccolato si sciolga bene: al termine aggiungere  75 gr di burro morbido unito quando il cioccolato si è ben sciolto e amalgamare

9.    appena la torta è  raffreddata e ricoprirla con la crema al cioccolato



ingredienti per tortiera da 30 cm o due da 22 cm



per la pasta frolla: farina 300 gr, farina di mandorle 75 gr,  zucchero 150 gr, burro 225 gr, tuorli 3, scorza di limone

per il ripieno: pere 1n kg,  Zucchero di canna 120 gr, Panna fresca pastorizzata 250 gr, zucchero 90 gr, Amaretti 100 gr, uova 3, brandy ½ bicchiere

per glassa Cioccolato fondente 250 gr, panna 200 gr, burro 75 gr


domenica 12 febbraio 2012

Focaccia con cipolle




Le cassette di verdura del GAS hanno una caratteristica contengono sempre cipolle e patate, e spesso mi ritrovo con un quantitativo enorme di cipolle, che di tanto in tanto vanno “fatte fuori” questa domenica il pranzo è a base di cipolle, cercando di dargli però una certa dignità

FOCACCIA CON CIPOLLE


INGREDIENTI  per teglia da 30 X 40)

Impasto: Farina frumento tipo 0 forte 500 gr *;  Acqua 250 gr circa; malto 15 gr; Lievito di birra 5 gr; Sale marino 12 gr; Olio e.v.o. 50  gr

Cipolle cinque grosse o più

PROCEDIMENTO

ü  Preparare la polish la sera prima:   versare 250 gr di farina nella ciotola, aggiungere lievito e acqua , mescolare con cura, coprire la ciotola con coperchio o pellicola sigillante, lasciar riposare a temperatura ambiente per 8 ore

ü  nel frattempo stufare le cipolle, a bassa temperatura, coperte prima salandole per far formare l’acqua di vegetazione, poi aggiungendoci un filo di acqua, devono essere ben appasite

ü  alla polish che dopo una notte avrà fatto tutte le bolle unire il resto della farina, il sale, il malto, l’olio e impastare a fino ad avere un impasto liscio e omogeneo, se si impasta a mno battere se il destino ci ha fornito di Kenwood o Kitechaid impastare con gancio a veloicità uno fino a quando non si incorda attorno al gancio

ü  fare una palla e poi un filone spennellarlo  di olio porla sulla teglia unta di olio e coprila a campana con una pentola o una ciotola grande

ü  lasciare riposare e far lievitare fino al raddopio

ü  stendere la pasta con le dita nella teglia ( é molto più divertente che usare un banale mattarello) senza rimpastare per non svegliare il glutine

ü  distribuire le cipolle stufate

ü  far lievitare coperto fino al raddopoio

ü  far cuocere in forno a 200 220 gradi

ü  appena fuori dal forno togliere immediatamente dalla teglia per evitare la condensa

Meringhette con il cioccolato



Dall’ultima cena del GAS erano rimasti degli albumi che navigavano in frigorifero. Una delle caratteristiche delle meringhe è che vengono meglio con gli albumi vecchi, mai capito il perché ma è vero, e poi perché sprecare dei meravigliosi albumi per fare delle dietetiche frittate senza colesterolo? Meglio dar loro una gloriosa fine.

Le meringhe rappresentano la mia prima autonomia in cucina: il primo piatto imparato a fare autonomamente da mia mamma, mi ha insegnato una sua allieva. A 12 anni le facevo benissimo,  la cosa incredibile  a pensarci ora è che non avevo impastatrice: montavo a mano con il cucchiaio, circa due ore per due albumi, non avevo sache a poche: facevo con due cucchiaini, non avevo carta forno: distribuivo un filo di burro sulla teglia, ma soprattutto non avevo il forno elettrico, ma a gas: dovevo accenderlo al massimo per scaldarlo,  poi quando si inserivano le meringhe abbassarlo al minimo a fiamma bassissima così bassa che un pezzetto più in là si sarebbe spento. Ci voleva un pomeriggio. Le ho bruciate tante volte, e tante vole me le sono mangiate o le ho portate alle feste. Mi ero specializzata, il mio piatto forte dell'adolescenza.

Quando penso alla mia cucina dei miei sogni che non è ancora arrivata credo che se a 12 anni riuscivo a fare le meringhe in queste condizioni posso cucinare dovunque.

Meringhette con il cioccolato

INGREDIENTI per tre teglie di meringhette

Albumi
250 gr
Zucchero
400 gr
Cioccolato fondente di copertura a cubetti
150 gr

 

Rispetto alle dosi classiche della meringa che si fa per la meringata si usa meno zucchero, in questo modo restano più friabili, e più delicate (ovviamente si rompono più facilmente quindi vanno manipolate con prudenza…)

PROCEDIMENTO

1.     usare albumi a tempertura ambiente, mescolare albumi con lo zucchero,
2.    scaldarli a bagnomaria facendo sciogliere lo zucchero ( si chiama meringa Svizzera) deve risultare tiepida
3.    montarli con la sbattitrice fino a totale raffreddamento e fino a quando non assume una consistenza lucida a resistente
4.    mettere in sac a poche distribuire sulle teglie rivestite di carta forno
5.    cuocere in forno calcolare circa 2-2,5 ore a 100/ 110 gradi
6.    sciogliere il cioccolato nel MO, massima potenza per 30 secondi, mescolare, rimettere nel Mo, mescolare deve sciogliersi bene senza scaldarsi troppo
7.    passare le meringhette nel cioccolato in modo da rivestirne solo metà e farle asciugare sulla carta forno.
8.    Mettere in scatola di latta per conservarle, lontano dai famigliari oppure portarle in ufficio per far felici i colleghi e mantenere la coscienza  che rimorde per la dieta a posto

domenica 22 gennaio 2012

malfatti alla lomellinese


mai capito cosa abbiano a che fare con la lomellina, in realtà sono gnocchi di ricotta e spinaci. io li riporto come li ho imparati.

Malfatti alla lomellinese

INGREDIENTI per 4 persone

Ricotta piacentina: 250 gr, Parmigiano grattugiato 60 gr, Spinaci cotti e strizzati 80 gr (corrispondono a circa 400 gr crudi) , Farina 30 gr, Uova 1, Tuorlo 1, Noce moscata, Sale pepe, Burro 40 gr, Salvia pulita: qualche foglia, Parmigiano a piacere

Meglio farli qualche ora prima di cuocerli e farli raffreddare su una placca in frigo, cuocerli freddi è l’unico modo per evitare troppa farina
Evitare di farli gratinare: perdono la loro morbidezza, vanno cotti all’ultimo momento
Seguire bene le dosi perché i rapporti sono importanti

PROCEDIMENTO

1.     tritare gli spinaci evitando il frullatore, meglio il coltello.
2.    mescolare gli ingredienti
3.    con due cucchiai prepare delle quenelle e appoggiarle su una placca di metallo senza farina perché li appesantisce troppo
4.    far riposare in frigo almeno qualche ora
5.    cuocerli in acqua bollente salata, pochi per volta, ( sono freddi e abbasserebbero la T) usare una pentola bassa e larga in modo che si possano vedere bene e non vi sia rischio di sovrapposizione
6.    scolarli e metterli su una placca per far perdere acqua
7.    disporli sui piatti (5 per porzione) con parmigiano e burro fatto spumeggiare con la salvia

Pollo al forno


Ci sono Polli e polli, ci sono i polli del supermercato e i Polli di di Paola e Alberto di Volpedo, quando li  provi non ne puoi più fare a meno.
 

Ingredienti per 4 persone

Pollo di Paola e Alberto da circa un kilo e mezzo , olio sale pepe, rosmarino, limone, olio sale

Preriscaldare il forno a 180 gradi

Lavare il pollo dentro e fuori, inserire nella cavità i limone tagliato a pezzi, il rosmarino, e il sale, legarlo con il filo da cucina


Mettere in pirofila bagnata con olio. Mettere in forno e far cuocere per circa un ora a 160 gradi forno ventilato o 170 forno statico.

 È cotto quando con la sonda alla coscia misura circa 70 gradi, oppure quando forato esce un filo di liquido trasparente, circa un'ora e venti.




Tigelle


Se a Natale ti regalano un prosciutto crudo intero che si fa? due ipotesi:
prima ipotesi si taglia a pezzi e si mettono i pezzi sottovuoto in frigorifero,
seconda ipotesi: si invitano gli amici a mangiarlo, ovviamente le tigelle...

Tigelle con lievito di birra

300 gr farina - 30 gr lievito di birra fresco - 150 gr circa d'acqua tiepida - 40 gr strutto - 1 cucchiaino raso di sale.

Fare la fontana con la farina, mettere al centro il lievito sbriciolato e fonderlo con l'acqua. Cominciare a prendere la farina dall'interno della fontana e farla assorbire, poi unire il sale e lo strutto ed impastare il tutto con la restante farina, per qualche minuto battendo ogni tanto. L'impasto non deve essere troppo duro. Coprire con una ciotola capovolta e far lievitare 2 ore.

Fare delle palline e farle lievitare 15-20 minuti, poi cuocerle nell'apposito stampo non eccessivamente caldo.



Ripieno per tigelle ( se non avete il prosciutto crudo)

200 gr pancetta sotto sale tritata - 2 spicchi d'aglio tritati - 1 o 2 cucchiai di rosmarino fresco tritato.

Inoltre: parmigiano grattugiato




Tacchinella ripiena

Finalmente trovo il tempo per scrivere, ci vorrebbero giornate di 48 ore, settimane di 14 giorni...la ricetta che riporto é la solita ricetta per il compleanno di Roberto, é una tradizione nata tanti anni fa, e che si ripete ogni anno per il 28 dicembre, negli anni ci sono state alcune modifiche, la base della ricetta é della zia Flavia e di Lisa Biondi,
Ho tolto il burro, e sostuito con l'olio.  quest'anno é venuta particolarmente buona,  con una specifica: devo ringraziare Fabio, mi ha aiutato lui a togliere la cassa toracica, altrimenti sarei ancora lì  a guardarla....


Ingredienti per 12 persone: una  tacchina di circa 4 kili ,  castagne sbucciate 500 gr ( si trovano sottovuoto nel reparto frigo) prugne secche denocciolate 200 gr, mele tipo renetta 2, salsiccia di maiale 200gr, grappa un bicchiere, fette di lardo 100 gr, olio 50 gr, burro 40 gr, vino bianco secco ½ bicchiere, sale pepe, ago grosso da materassaio e filo per cucire, brodo

Procedimento:
Togliere la cassa toracica alla tacchina, o rischiando o chiedendo al macellaio o a un amico
Preparare il ripieno: mettere a bagno le prugne , sbucciare  e tagliare a pezzetti le mele, rompere in pezzi la salsiccia
In una padella far saltare in padella la salsiccia, quando è rosolata buttare il grasso in eccesso, aggiungere la frutta e le castagne, e far insaporire il tutto, aggiungere la grappa, non salare, in genere la salsiccia è sufficientemente saporita.
Lavare la tacchina  togliere le eventuale piumette con la pinzetta, cucire il taglio con ago e filo e lasciare un piccolo foro per il ripieno, inserire il ripieno finire di cucire.

Mettere in teglia  legare le zampe in modo da ridargli una forma simile all’originale, salare e pepare, coprirlo con le fette di lardo in modo che la pelle non bruci, e far cuocere in forno a circa 160 gradi, sfumare con vino bianco e continuare la cottura tenendo bagnato con un po’ di brodo o con il sugo che si forma

Continuare la cottura per circa due ore (per calcolare la cottura: si calcola in funzione del peso il primo kilo un ora, il secondo kilo 40 minuti il terzo kilo trenta minuti..)

Tenere bagnata la tacchina con il sugo di cottura, verso la fine  togliere il lardo e lasciare cuocere a fuoco vivo , al limite accendere il grill per far dorare la pelle

Servire con le patate al forno