martedì 27 settembre 2011

Torta di nocciole e cacao per Alessandra



Torta alle nocciole e cacao per Ale

Ale è speciale, molto speciale.
Domenica ha festeggiato i nove anni. Quindi ci voleva una torta speciale
Eccola: una super torta con le nocciole Igp di Alba, il cacao equosolidale e il burro bio di Peveri.
Non credo che venga altrettanto bene con le nocciole turche o il cacao nestlè. Quindi datevi da fare: cercate gli ingredienti migliori.
Per la farina ho usato la tipo 2: come da indicazioni di Cascina Rosa: basso indice glicemico,  la ricetta originale parla di farina bianca senza specifiche.
La ricetta é tratta dal Libro "Mille Ricette" di Erina Gavotti, edizioni Vallardi: a detta di zia Flavia la nonna Carla ha dato a questa signora una sua ricetta e quindi in questo libro, da qualche parte, c'é una ricetta della famiglia Clerici, non so dove, non so quale, ma non importa.
Il libro é molto semplice, prima edizione del 1965:  non ha foto, ma splendidi disegni, e le ricette sono perfette, non ne sbaglia una.

Ingredienti per tortiera da 24 cm ( per la tortiera a numero ho aumentato queste dosi del 30%):

Uova: 3, farina tipo 2: 95 gr., burro: 200 gr., zucchero: 275gr., nocciole tostate e spelate Igp di Alba: 250gr., cacao 95gr., Zucchero a velo.

Nocciole: se non sono tostate: tostarle al forno e tritarle con la farina bianca nel mixer (la farina assorbe l'olio ) altrimenti cercare la farina di nocciole.
Aggiungere il cacao, dopo averlo setacciato, alle farine.

Preriscaldare il forno a 180 gradi.

In una ciotola montare il burro morbido con metà dello zucchero, aggiungere i tuorli.
Amalgamare all'impasto le farine con il cacao.
Montare gli albumi co il resto dello zucchero.
Mescolare gli albumi all'impasto.

Rivestire una tortiera con la carta forno.

Mettere il composto nella tortiera e far cuocere in forno a 180 gradi in forno statico , 170 in forno ventilato per circa 40 minuti.

Far raffreddare e sfornare . Servire con zucchero a velo.

martedì 16 agosto 2011

Torta di grano saraceno e mirtilli


Torta che sa di alto adige o valtellina, quando la voglia di andare in montagna si fa sentire, voglia di passeggiate nel bosco  a raccogliere mirtilli, e di pane nero, o di pizzoccheri. La ricetta è tratta dalla rivista “A TAVOLA” di agosto, però ho fatto delle modifiche, l’originale non prevedeva zucchero nella pasta, mi sembrava eccessivo.  Stasera La mangeranno Stefano e Francesca, a loro il giudizio
Torta di grano saraceno e mirtilli
Ingredienti per tortiera da 22 cm
Farina di grano saraceno 200 gr, burro 80 gr, zucchero 80 gr + 50 gr, sale pizzico,  acqua mezzo bicchiere, 300 gr di mirtilli neri, zucchero a velo
Impastare la farina con il burro a tocchetti, 80 gr di zucchero  e l’acqua, fare una palla e mettere in friforiferro. Lavare i mirtilli e mescolarli a 80 gr di zucchero.
Rivestire la base di una tortiera da crostate con un disco di carta forno, imburrare i bordi, stendere la pasta aiutandosi con la farina. Rivestire la teglia e mettere in freezer a rassodare.
Infornare a 180 gradi e far cuocere per 10 minuti, togliere dal forno e distribuire i mirtilli, quindi rimettere in forno per altri 10 minuti o 15.
Far raffreddare bene, sformare e servire cosparso di zucchero a velo, che va messo alla fine altrimenti si inumidisce...

Tarte al cioccolato


Finalmente oggi provo anche io le ricette di Maurizio Santin
Ho il libro "i dolci di Maurizio Santin" da anni, ma non ho mai provato le ricette: solo lette, forse perché non è molto preciso, nè sui tempi, né sulle singole dosi: parte un po’ dall’ipotesi che uno debba avere un freezer enorme in cui stoccare kili di pasta frolla, di creme… ecc., In questo senso amo  molto di più Ernest Knam: preciso fino al midollo.

Parto con la torta al cioccolato che lui ha inserito come omaggio a Joël Robuchon perché ho ancora cioccolato di copertura  avanzato dalle uova di Pasqua che gira per casa: Vorrei finirlo !!!! Anche se la ricetta prevede il cioccolato al 55% io ho solo cioccolato al 65% . pazienza,

Tarte al cioccolato di  Maurizio Santin
Dosi per una torta da 26 cm.
Per Pasta: Farina debole 250 gr. Zucchero a velo 100 gr, tuorli 2, burro 200 gr,
Per ripieno 200 gr di cioccolato fondente, 150 gr di panna fresca, 50 gr di latte, 1 uovo

Preparare la pasta, andrebbe preparata il giorno prima, per farla raffreddare bene in frigorifero.
Separare i tuorli e mescolarli con lo zucchero a velo, mettere in impastatrice prima metà farina, poi i tuorli mescolati con lo zucchero, il burro  a pezzetti, il resto della farina, impastare con la foglia  a bassa velocità. Quindi mettere in frigorifero per almeno un giorno, sotto forma già piatta: si fa prima a rilavorare e si raffredda prima. Oppure in freezer un ora, non sarà ortodosso, ma funziona.

Imburrare e infarinare una teglia da crostate, reimpastare e stendere la pasta nella teglia, mettere nel congelatore, in modo da indurire ben bene la frolla, cuocere a 180 gradi per circa 10 ‘ non deve cuocere fino in fondo.
Nel frattempo preparare il ripieno: far bollire la panna con il latte e versarlo sopra il ciccolato a scaglie, mescolare con la frusta e amalgamare , al termine unire un uovo.
Versare la crema all’interno del guscio e cuocere in forno a 120 gradi fino a quando la crema raggiunge la densità di un budino, in pratica scuotendo non si muove. Servono circa 15 minuti.
Lasciar intiepidire e servire


Pasta frolla per Tarte (torte ripiene)

Frolla per Tarte secondo Maurizio Santin e Luca Montersino
Le dosi sono tratte dal ricettario “I dolci di Maurizio Santin” le indicazioni da due spiegazione in tv sia di Santin che di Montersino, insomma ho preso ciò che ritengo il meglio dei due. Questa frolla si usa per le torte ripiene, quelle da cuocere in bianco e poi riempire.
Dosi per due torte da 22 cm.
Farina debole 250 gr, zucchero a velo 100 gr, tuorli 2 burro 200 gr, aromi in funzione della ricetta (semi di vaniglia o scorza grattugiata di limone o cardamomo in polvere)
Separare i tuorli e mescolarli con lo zucchero a velo, mettere in impastatrice prima metà farina, poi i tuorli mescolati con lo zucchero e gli eventuali aromi, il burro  a pezzetti, il resto della farina, impastare con la foglia  a bassa velocità.
Quindi mettere in frigorifero per almeno un giorno, sotto forma già piatta tirata fra due fogli di carta da forno: si fa prima a rilavorare e si raffredda prima.
Quando di usa, rimpastare, stendere nello stampo imburrato e mettere lo stampo in frigorifero per qualche ora, o in freezer, in questo modo dovrebbe restare rigido , ed che i bordi crollino miseramente verso l’interno quando cuoce.  
Ho anche sentito le spiegazioni di Luca Montersino: lui dice di imburrare lo stampo, in questo modo cuoce meglio. di ricoprire con la stagnola (anche i bordi9 distribuire i famosi fagioli e fare cuocere,
La stagnola dovrebbe favorire la cottura ed evitare il crollo della pareti.

Prima di toglierlo dallo stampo, far raffreddare bene il dolce

lunedì 1 agosto 2011

Budino al cioccolato di Anna



Budino al cioccolato di Anna
Come passare il tempo a Temù quando fuori piove e il sole fatica a uscire: il budino è stato preparato da Anna, durante una concitata partita a monopoli.
Ovviamente abbiamo perso e il budino è quasi bruciato. Regola fondamentale: mai giocare a Monopoli e cucinare il budino contemporaneamente perché è matematico che vincano gli avversari e il budino s'attacca.

Ingredienti Per 6 - 8
5 tuorli, zucchero 150 gr, farina 50 gr, latte 500 gr, cioccolato fondente 200 gr.

Mescolare in una ciotola sbattere  i tuorli con lo zucchero, montare con una frusta. Non è obbligatorio , ma ha il vantaggio che si attacca di meno nel pentolino.

Aggiungere la farina e amalgamare bene.
Spezzettare il cioccolato fondente, metterlo con  il latte in una casseruola.
Scaldare  mescolando fino a sciogliere il cioccolato non è ben sciolto.
Versare composto di uova sul latte caldo.

Far cuocere per qualche minuto finchè non si addensa mescolando. Occhio che si attacca
Versare nelle ciotole. Far intiepidire e poi raffreddare in frigo almeno un'ora.
Noi abbiamo usato ciotole monouso, volendo usare uno stampo da budino, bagnarlo con acqua prima di versare la crema.



sabato 2 luglio 2011

Streghe delle Simili


Streghe questa volta semiintegrali con la farina semintegrale, per la verità e l'olio al posto dello strutto, sicuramente più salutari ma decisamente meno buone di gusto, quindi riporto la riecetta originale.

Ricetta tratta dal libro “Pane e Roba Dolce” delle Sorelle Simili.

Ingredienti:  500 g di farina 00 normale (io ho usato una farina integrale setacciata per dimezzare la crusca), 250 g circa di acqua,  25 g di lievito di birra, 50 g di strutto ( io ho usato l'olio di oliva), 12 g di sale, olio di semi per ungere la teglia, olio di oliva per pennellare le streghe, sale fino da cospargere.

Fare la fontana e amalgamare al centro tutti gli ingredienti, fino ad avere un impasto non eccessivamente tenero.
Lavorare 8-10 minuti, battendo, poi coprire a cupola con una ciotola e lievitare 45-50 minuti.
Staccare un pezzetto di pasta e, senza lavorarla, metterla sul tavolo infarinato, appiattirla con il matterello non troppo sottile, cospargerla di farina, raddoppiarla, tirarla di nuovo con il matterello, lo spessore deve essere uguale o inferiore allo spazio che separa i due rulli nella loro apertura massima.
Infine tirarla sottile (con la macchina per tirare la pasta) passandola in uno spazio intermedio sino a fermarvi al penultimo.
Potete anche tirarla tutta con il matterello ma, in questo caso forse dovrete assottigliarla direttamente sulla teglia tirandola delicatamente con le mani.
Disporre questa sfoglia sulla teglia unta con olio di semi, pennellarla con olio di oliva, cospargetela con poco sale e tagliarla a losanghe con una rotella dentata.
Mettere subito in forno a 210°-220° per circa 10  minuti  ruotando la teglia  a metà cottura

Muffin cioccolato e yogurt di Francesca




I Muffin sanno di vacanza, di mattine lunghe domenicali quando si può fare colazione con calma, questi li ho fatti per la festa della Cresima di Elena, la ricetta è copiata dal meraviglioso blog di Francesca Spalluto e la ricetta originale la trovate qui



Muffin cioccolato e yogurt


dosi per 8-10 muffin seconda della grandezza

60 g di burro, 80 g di cioccolato fondente ridotto in scaglie (40 g si sciolgono con il burro, il restante va aggiunto all'impasto, ), 170 g di farina 00, 100 g di zucchero, 20 g di cacao amaro, un cucchiaino e mezzo di lievito chimico, una punta di bicarbonato, un pizzico di sale, 200 ml di yogurt bianco greco, 1 uovo medio. Francesca usa la creme fraiche e l'estratto di vaniglia, io ho preferito lo yogurt greco e lo zucchero che tengo in un barattolo insieme alle stecche di vaniglia


Riscaldare il forno a 160  Foderare con i pirottini di carta uno stampo per muffin, con questa dose ne vengono 12 circa .

Fondere nel microonde 40 g di cioccolato fondente in scaglie e il burro: max potenza  per 30'' poi mescolare, quindi di nuovo max potenza per 30''e di nuovo mescolare fino a che non si é fuso tutto.
In una ciotola mescolare farina, zucchero, cacao, lievito, bicarbonato e sale. Quindi setacciare il tutto in una ciotola capiente.
In un'altra ciotola, amalgamare l'uovo, l'estratto di vaniglia e lo yogurt, quindi aggiungere il composto burro e cioccolato.
Versare sulla farina la crema di yogurt e il cioccolato fuso, amalgamare velocemente, senza preoccuparsi dei grumi, aggiungere anche il cioccolato in scaglie. Dividere l'impasto tra i pirottini e cuocere per circa 20-25 minuti. Fare la prova stecchino.


lunedì 2 maggio 2011

uova 2011


é anche quest'anno é passata la Pasqua e anche quest'nno ho fatto le  uova !!
queste sono  per Elisa, Camilla, Mauro, Fabio, Giovanni, Alice, Francesco Paolo, Lucilla, Elena, Carlo, Anna, Leonardo, Alessandro, Alessandra, Francesco, Federico, Elisabetta, e poi ci sono anche Francesca e Matteo



domenica 13 marzo 2011

Torta di pere e cocco di Elena


Elena ha fatto una torta per il mio compleanno !!!! per la verità visto le distanzi reali , la torta é rimasta virtuale, ma io ho apprezzao molto, anche perché sta diventando un' ottima cuoca, quindi la torta é sicuramente buonissima

Grazie Elena

Elena ha impara la ricetta dalla bionda nazionale che cucina tutti i giorni sulla rai, siccome la bionda nazionale ha rubato la ricetta di Alda dei biscotti di pan pepato passandola poi per sua nel suo primo libro, dubito fortemente che questa ricetta non sia arrivata alla bionda nello stesso modo, quindi non la cito e per me questa resta la torta di Elena, se poi qualcuno tra i foodblogger dovesse riconoscerla come sua mi contatti.


Ingredienti:

350 g di farina, 190 g di zucchero, 1 bustina di lievito, 3 pere mature (4 se sono piccole), 60 g di cocco grattugiato, 3 uova, 100 g di burro fuso,
Preparazione:
Unire la farina con il lievito e il cocco, poi in un'altra bacinella amalgamare bene lo zucchero con le uova. Mischiare lo zucchero e le uova insieme alla farina, il lievito e il cocco, che vanno aggiunti pian piano. L'impasto diventerà piuttosto duro.
Aggiungere con calma il burro fuso e, se serve, un goccio di latte. Tagliare a cubetti le pere e mescolarle insieme all'impasto.
Trasferire su una teglia rotonda e livellare bene.
Ricoprire di zucchero a velo che durante la cottura formerà la glassa. Poi mettere in forno a 180° - 200° per circa 35 - 40 minuti.
Si può spolverare di nuovo con zucchero a velo.



domenica 27 febbraio 2011

Grissini

Non c'é panetteria di Tortona che non venda i grissini, e non resisto mai, questa voltao ho provato a farli io
La ricetta? Delle Simili, come al solito, ma come ho fatto prima di conoscerle?

Ingredienti: 500 gr di farina 00 , 250  gr di acqua circa , 15 gr di lievito di birra , 8 gr di sale , 50 gr di olio di oliva, 1 cucchiaino raso di malto , farina di semola di grano duro per spolverare o semi di papavero o semi di sesamo, altro olio per pennellare

Per l'impasto: impastare nell'impastatrice, prima acqua, malto e lievito, poi farina e infine il sale.

Fare un filone e stenderlo in un rettangolo di circa 30 x 10 mantenendo la forma il piu' regolare possibile, appoggiarlo su uno strato di farina di semola pennellare abbondantemente con olio di oliva la superficie e anche i lati e cospargere il tutto con altra semola ( oppure semi di papavero o di sesamo)

Coprire a campana e lievitare ancora 50/60 minuti, con un coltello a lama alta o con una grande spatola tagliare dal lato corto dei bastoncini larghi circa un dito, senza smuovere troppo la pasta, afferrarli al centro con le dita e assottigliarli tirandoli delicatamente e spostando conte mporaneamente le dita verso l'esterno mano a mano che la pasta si assottiglia.

Disporli su una teglia un poco distanziati e regolarli con le dita per uniformare lo spessore.
Cuocere in  forno a 200° per 18/20 minuti.



Apfelstrudel


Esiste un profumo più buono di mele e cannella la domenica pomeriggio di inverno ? No, non esiste


Apfelstrudel

Le dosi del ripieno sono indicative: mi manca sempre qualche ingrediente: una volta non ho l'uvetta, la volta dopo non ho i pinoli...di solito lo faccio quando ho tante mele, quelle non mancano mai. E non manca mai la cannella

Le dosi della pasta servono per almeno due strudel. Ma poiché si usa solo un tuorlo, per non dividere il tuorlo, preparo la dose completa, metá pasta va in freezer per la volta dopo .

Dosi per la pasta strudel:
300 gr di farina, 150 gr di acqua tiepida, 40 gr di olio di oliva, 1 tuorlo, sale

Dosi per il ripieno:
Mele tipo renetta: 2 kg; burro 50 gr.; pane grattuggiato: 80 gr.; zucchero: 50 gr.; uva passa: 50 gr.; rum: 50 gr.; cannella: 10 gr.; pinoli: 50 gr.; noci 80gr. Limone: 1

Zucchero a velo

Procedimento:
Disporre la farina a fontana, verseggi l'acqua tiepida, l'olio, il tuorlo e il sale.
Impastare e far riposare per in ora coperto.
Lavare l'uvetta e metterla a bagno con il rum.
Pelare le mele tagliare a fettine sottile con la mandolina.
Metterle man mano in bacinella piena di acqua con succo di limone e buccia di limone
mescolare zucchero e cannella.
Schiacciare le noci e rompere i gherigli.
Mettere sul tavolo uno strofinaccio e cominciare a stendere con il mattarello, quindi rendere sottile la pasta inserendo le mani sotto e allargarla con le nocche ( senza anelli altrimenti si rompe ).
Far fondere il burro e spennellare la sfoglia
Distribuire il pane grattugiato.
Adagiarvi le fettine di mele, cospargere lo zucchero con la cannella l'uvetta sgocciolata, le noci, i pinoli.
Piegare i bordi più lunghi verso l'interno, arrotolare con l'aiuto dello strofinaccio dal lato più corto.
Adagiare sulla teglia rivestita di carta forno.
Pennellare la superficie con il burri fuso.
Far cuocere in forno a 180 gradi per circa 30 minuti
Far raffreddare spolverare con zucchero a velo.

Polpettone

Polpettone domenicale

Perché un polpettone? Perché adoro impastare e non posso sempre fare il pane....


Dosi per due polpettoni che potrebbero sfamare almeno 12 persone (poi li ho tagliati a fette e surgelati)
Un kilo di carne trita, un panino da grattugiare, un uovo, un kilo patate,
Prezzemolo tritato, sale, parmigiano, peperoncino.

Lessare e schiacciare le patate;
Grattugiare il pane;
Mescolare carne, uova, pane grattugiato, patate lesse, sale, parmigiano, peperoncino tritato, prezzemolo. Impastare bene tutto con le mani deve essere omogeneo

Fare due polpettoni e arrotolarli stretti con la carta da forno.

Far cuocere in forno a 160 gradi per circa mezz'ora.

Togliere la carta e far rosolare con un po' d'olio per colorire. Volendo bagnare con un po' di vino

No knead bread







La ricetta è girata sui blog per un sacco di tempo. Mi sono decisa a provarla solo ora dopo aver comprato a Londra il libro di questo famoso panettiere: Jim Lahey proprietario della Sullivan Street Bakery di New York, Il vantaggio è che si risparmia sul costo di un impastatrice, lo svantaggio è che serve una pentola per dare la forma, e che questa pentola  possa stare in forno.

PANE SENZA IMPASTARE

INGREDIENTI secondo la versione che gira in rete:  430 gr di farina, 345 gr di acqua, 1 gr di lievito di birra secco (Mastro Fornaio), 8 gr di sale,  semola di grano duro per spolverare (o crusca). La versione del libro é più logica: 400 gr di farina e 300 gr d'acqua, penso che la differenza sia dovuta alle varie conversioni dai cup.

Procedimento:

Si mettono farina e sale in una ciotola, si scioglie il lievito nella dose totale di acqua e si versa sulla farina, si mescola con le mani, giusto per amalgamare gli ingredienti. Alla fine si ottiene un impasto molto morbido che si mette a lievitare coperto dalle 12 alle 18 ore a temperatura ambiente.

Dopo la lievitazione, si ha un impasto tipo “ blob” pieno di bolle e molto morbido.

Si versa l'impasto su un piano infarinato , ci si infarina le mani e si fa un folding: si fanno cioè delle pieghe dall'esterno verso l'interno aiutandosi con una spatola, se c'è farina in eccesso si toglie con un pennello per evitare che la farina resti all’interno; per prima cosa si crea un rettangolo, poi si passa al folding o , si tratta di schiacciare la pasta e creare un rettangolo, piegare uno dei due lati corti verso il centro, e poi sovrappore l'altro lato. , si ruota l'impasto di novanta gradi e si ripete. In pratica è come piegare un asciugamo.
Sul sito di Adriano (profumo di lievito) é spiegato molto bene.

Si prepara un tovagliolo pulito (lavato senza ammorbidente) cosparso di farina di semola di grano duro (o crusca): si mette sopra l'impasto con la chiusura del folding in giù, si cosparge  di semola grano duro si chiude il tovagliolo.
Facendo attenzione che le pieghe restino sotto e ben schiacciate,   si fa  lievitare 2-3 ore fino al raddoppio, (per non sporcare troppo il tovagliolo, uso anche la carta forno). Deve essere ben chiuso ma non troppo stretto.

Poco prima di infornare si mette una pentola con coperchio in forno a 250 gradi a scaldare bene, io uso una pentola di alluminio pressofuso della Berndes, con coperchio in coccio,  mister Jim usa una pentola di ghisa.

Si toglie la pentola rovente e si mette dentro l’impasto lievitato aiutandosi con il tovagliolo, le pieghe devono stare verso l'alto (così si aprono in cottura) si copre con il coperchio e si fa cuocere per 35/40 minuti a 220 gradi senza togliere il coperchio, in pratica con il coperchio l'umidità resta dentro e la crosta resta sottile,  poi per fare asciugare e togliere l'umidità, si toglie il coperchio e si fa cuocere per altri 10/15 minuti.
Ovviamente prima di tagliarlo va fatto raffreddare su una gratella.

Aggiornamento agosto 2013: trovato sul web: è una versione son 12 gr di lievito di birra con 500 gr di farina e 340 di acqua, poi però va fatto lievitare in frigorifero. Provata, non vedo grandi differenze, mi ispirava per il caldo di questi giorni mi sembrava più logico il frigorifero dovrei approfondire.

domenica 30 gennaio 2011

Rotolo di spinaci, erbette, ricotta

Rotolo di spinaci, erbette e ricotta.

A cosa serve una pesciera ricevuta come regalo di nozze? A cuocere il rotolo di ricotta e spinaci: Comodo, comodissimo, si prepara il giorno prima, una volta cotto si può congelare, é ottimo come schiscietta.

Dosi per circa 6 persone:
Per il ripieno erbette e spinaci 500 gr, 1 uovo, ricotta 500 gr, aglio, sale, 50 gr di grana grattuggiato, peperoncino. Pasta: 2 uova e 200 gr di farina 00 Per gratinare: 30 gr Grana grattugiato, burro, salvia

Cuocere gli spinaci e le erbette, lessandoli in abbondante acqua bollente salata.
Scolarli, tritarli al coltello, passarli in padella con olio e aglio, a insaporire, regolare di sale e peperoncino.
Mescolare la ricotta con l'uovo, aggiungere le erbette/spinaci dopo aver tolto l'aglio.
Conservare in frigorifero.
Preparare la pasta: con una forchetta mescolare le uova, metterle nella ciotola dell'impastatrice, aggiungere la farina e impastando partendo con bassa velocità, alla fine impastare un po' a mano.
Fare una palla e lasciare riposare per almeno mezz'ora coperta su un piatto con una tazza.
Sull'asse di legno stendere fino ad avere una sfoglia più o meno rettangolare e abbastanza sottile, coprire con il ripieno, arrotolare e avvolgere in carta forno, chiudere agli estremi con lo spago.
Lessare in acqua bollente salata ( io trovo molto comodo usare la pesciera )
Ci vuole circa mezz'ora per cuocerlo.
Quando é raffreddato tagliarlo a fette, posizionarlo in una pirofila sovrapponendo le fette, condire con burro, salvia e gran grattugiato

sabato 8 gennaio 2011

Lingue di gatto

Lingue di gatto

Buone buonissime, troppo buone: da prendere con il The o da soli per tirarsi su il morale in un momento di malinconia
Piene di calorie, purtroppo ...

Dosi per due teglie:
Zucchero 150 gr, albume 150 gr, farina 00 150 gr, burro 125 gr, scorza di limone grattuggiata .

Ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Con la frusta elettrica montare il burro con lo zucchero A parte montare leggermente gli albumi, mescolare insieme raggiungendo un impasto brn omogeneo , aggiungere la farina setacciata e la scorza di limone.
Mettere in una sac a poche e fare dei bastoncini di 5 cm, tenendoli ben distanti fra loro perché cuocendo si allargano.
Cuociono molto velocemente, sono pronti quando i bordi sono marroncini.
Con lo stesso impasto si possono fare delle cialde.


mercoledì 5 gennaio 2011

Tortelli del Gonzaga (Tortelli di zucca mantovani)


Il titolo l’ha dato Anna: la sera di capodanno si è auto candidata come "Maitre di Capodanno" e voleva un nome alternativo per questi tortelli di zucca mantovani.
A me piacciono molto ma è un gusto strano non apprezzato molto dai bambini abituati a gusti netti:  il dolce con il dolce il salato con il salato, non questi mescolamenti.
La ricetta è di Anna Gosetti della Salda, integrata con le relative indicazioni telefoniche di Diego ( in realtà indicazioni molto approssimative: “ si va ad occhio, mia mamma lo prepara e mio papà lo assaggia: quando mio papà da l’ok il ripieno è pronto”) .
Le dosi sono per circa 6 persone, ho usato la farina semintegrale, non avevo la 00 ma secondo me non è andata male, avevano la giusta consistenza.
La ricetta prevede la mostarda di mela, io non l’avevo e ho usato una meravigliosa mostarda di peperoni che mi aveva regalato Stefano: grazie Ste !!
Unica difficoltà: la conservabilità. La ricetta dice che sono da fare poche ore prima, effettivamente il ripieno rilascia umido e il giorno dopo la pasta era umida, per portarli in montagna li ho messi su vari tovaglioli e canovacci in modo che assorbisse l'umidità.
Ho provato a surgelarne alcuni e devo dire che è stato un’ottima idea:  reggono bene.

Dosi per sei: 3 uova, 150 rami di farina semintegrale, 50 gr di semola di grano duro, una zucca da 1.200 gr, che cotta e pulita pesava 750 gr., 200 gr di amaretti, 150 gr di parmigiano reggiano, e un cucchiaio di mostarda più 50 gr burro e 50 gr di parmigiano per condire.

Procedimento: ho pulito esternamente la zucca e l’ho messa in forno così com’è a 160 gradi fino a farla cuocere, si vede che è cotta perché la buccia diventa molle e cambia colore.
Nel frattempo ho grattugiato il parmigiano e tritato gli amaretti.
Quindi ho tolto la buccia, tolto i semi e schiacciato la polpa con una forchetta, se è molto morbida meglio farla asciugare, al forno o in padella, altrimenti si bagnano troppo.
Ho aggiunto metà del parmigiano, metà degli amaretti sbriciolati, metà della mostarda, sale e ho applicato il metodo di Diego: assaggiare , aggiungere, assaggiare, fino a che si raggiunge il rapporto perfetto.
Una volta pronto il ripieno l’ho messo in frigorifero e ho pensato alla pasta.
Nella ciotola dell'impastatrice rompo le uova e le sbatto con la forchetta.
Setacciata la faina e versata quasi tutta nella ciotola, cominciato a impastare con la il gancio a bassissima velocità, se serve, unisco la farina tenuta da parte.
Faccio la palla e la metto su un piatto, la copro con una ciotola, non va lasciata sulla spianatoia di legno che assorbe l’umidità, il riposo serve a far mollare il glutine, altrimenti non si riesce a stendere, calcolare circa mezz’ora, dipende dall’umidità se l’ambiente è molto secco bastano 20 minuti,
Per tirare la sfoglia: divido in sette o otto pezzi, schiaccio con le mani faccio passare dalla sfogliatrice partendo dal numero uno  poi man mano passo tutte le misure e termino al 7, primo passaggio la piego più volte, serve a lavorala ancora.
Se le sfoglie sono lunghe, le taglio a metà. Cerco di tenere una larghezze di circa 10 cm in modo da farci stare due file di ravioli e l’appoggio sulla spianatoia.
Piego a metà per segnare dove devo arrivare e velocemente distribuisco il ripieno sulla prima metà tenendo una distanza di 3 /4 cm. Mettono tante palline di ripieno della misura di una noce.
Poi piego la sfoglia rimasta libera su quella con il ripieno con l’aiuto di uno strofinaccio arrotolato chiudo la pasta facendo uscire bene l’aria, il canovaccio è molto utile, si fa prima. Taglio con la rotella e metto ad asciugare sulla rete, poi in frigorifero.
Per cuocerli: li ho cotti pochi per volta e man mano li ho posizionati nella ciotola condendoli ma mano con burro e parmigiano, lasciando in forno tiepido fino al momento di servirli.

Casetta 2010


é vero non é  bellissima, ma io mi diverto e quest'anno elisabetta ne ha mangiata tantissima, la ricetta é qui

martedì 4 gennaio 2011

Angelica


l'Angelica delle sorelle Simili:

dolce natalizio, buono, proprio buono: questa l'ho fatta per Stefano e Francesca,

dosi:
Lievitino: 135 gr di farina di forza, 13 gr di lievito di birra,75 gr di acqua
impasto: 400 gr di farina di forza, 75 gr di zucchero, 120g di latte tiepido, 3 tuorli d’uovo, 1 cucchiaino di sale, 120 gr di burro
glassa velante: 4 cucchiai di zucchero a velo, 1 chiara d’uovo
ripieno: 75gr di uva sultanina, 75gr di arancia candita, 50 gr di burro fuso

Preparare il lievitino e lasciare lievitare fino al raddoppio.
In una ciotola mettere la farina, fare la fontana, mettere al centro il latte tiepido, i tuorli, lo zucchero il sale e amalgamare con un poco di farina.
Unire il burro e finire l’impasto battendo fino a quando si staccherà dalle pareti della ciotola.
Rovesciare sul tavolo, unire il lievitino e battere finchè i due impasti saranno ben amalgamati.

Rimettere nella ciotola unta e lievitare 1 ora finchè sarà raddoppiato. Rovesciarla sul tavolo infarinato e stenderla formando un rettangolo di 2-3mm di spessore, senza lavorarla. Pennellare abbondantemente con il burro fuso, cospargere di uva sultanina, ammollata e asciugata e arancia candita a cubetti

Arrotolare il lato più lungo. Tagliare questo a metà per il lungo con un coltello affilato e sottile, infarinandolo ogni tanto. Separare delicatamente i due pezzi, girarli tenendo il lato tagliato verso di voi e formare una treccia facendo in modo che la parte tagliata rimanga il più possibile all'esterno. Mettere su una teglia da forno e chiudere a ciambella.

Pennellare con burro fuso e fare lievitare 30 40 minuti a campana (deve raddoppiare). Cuocere in forno 180° per 20 25 minuti .

Nel frattempo diluire i 4 cucchiai di zucchero a velo con chiara d’uovo fino ad avere una glassa semidensa. Dopo la cottura spennellare e rimettere in forno per 30 secondi.